GRECIA DEL NORD CON MICENE E NAUPLIA, E LA GRECIA CLASSICA
Fondata secondo la mitologia greca (in cui è al centro di moltissime storie) da Perseo, figlio di Zeus e Danae, Micene sorge su una collina di 278 m, protetta da due alte cime, posizione che le conferisce un estremo fascino. La scoperta di Micene si deve a Heinrich Schliemann che dopo aver scoperto Troia, continuò il suo “inseguimento” dei tesori antichi andando alla ricerca del tesoro di Agamennone. Fu così che nel 1874 iniziò a scavare quel sito, segnalato dalla celebre Porta dei Leoni, ingresso principale della città, mai sepolta nel corso dei secoli. La città è circondata da una possente fortificazione a pianta triangolare, che incornicia il bordo del burrone, tradizionalmente attribuita all’opera dei Ciclopi, ma risalente al XIII sec. E’ in questa muraglia che si apre la Porta dei Leoni, in fondo ad una rientranza fra due imponenti bastioni. Al di sopra dell’architrave della porta si può osservare il famoso rilievo, alto 3 m, primo esempio di scultura monumentale in Grecia: due leoni ai lati di una colonna murata, da alcuni interpretata come immagine della grande dea. Indipendentemente dall’interpretazione della colonna, il significato del rilievo è comunque ascrivibile al suo compito di protezione del Lpalazzo.
Oggi si conserva ben poco e dovrete ricorrere a tutta la vostra immaginazione per “vedere” il palazzo, disposto a gradoni su terrazze successive, collegate tra loro attraverso delle scalinate. Era una serie di edifici costruiti intorno ad una grande corte, il megaron, con focolare centrale e quattro colonne agli angoli; i muri erano decorati da affreschi, come testimoniato dai pochi frammenti rinvenuti.
Il sito ha restituito alcune tra le più belle opere in oro arrivate a noi. Nelle tombe dei re di Micene e i loro familiari, i corpi erano ancora ricoperti d’oro al momento del rinvenimento e ci hanno concesso la fortuna di poter ammirare le famose maschere, tra cui quella di Agamennone, oggi al Museo Nazionale di Atene, diademi e lastre applicate sui corpi, che ne erano interamente rivestiti. Questi monili e i numerosi oggetti rinvenuti nei corredi mostrano elementi di chiara ispirazione cretese (spirali, polipi, api, grifoni, gigli, cacce ai leoni), accanto a produzioni tipicamente micenee.
Riprendiamo il viaggio per dirigerci nella città di Nauplia, prima capitale della Grecia Moderna.
Dai un’occhiata al castello, edificio testimone di un altro importante periodo della storia Greca, vale a dire quello della dominazione della Repubblica di Venezia (1389 – 1540). In questo periodo Nauplia divenne una delle città più ricche e dinamiche dell’oriente. La città presenta evidenti segni del passaggio dei veneziani: la sua struttura, pianificata secondo il modello della madrepatria, i cannoni e le bombarde realizzate in veneto nel XVII-XVIII sec., i leoni di San Marco sparsi per la città. Il castello è costituito da 8 bastioni che si sviluppano gradualmente da ovest ad est percorrendo il crinale della collina, posizionati su diversi livelli di altezza. La città rimase nelle mani dei veneziani fino al 1540, quando passò nelle mani degli ottomani. Successivamente la fortezza ebbe un ruolo importantissimo nella guerra di indipendenza della Grecia; Nauplia fu infatti la prima città a liberarsi dalla dominazione ottomana nel 1822, diventando la prima capitale del Paese.
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